Quella che chiamiamo comunemente “scossa”, in realtà prende il nome di effetto triboelettrico, cioè u processo causato dall’accumulo di cariche elettrostatiche su un oggetto strofinato contro un altro.
Tale fenomeno, reputato generalmente innocuo, può rivelarsi parecchio rischioso all’interno di ambienti produttivi che lavorano materiali neutri, tipo carta, plastica o fibre tessili. Oggi ne parleremo in questo approfondimento nel quale spiegheremo da cosa si origina l’effetto triboelettrico e perché può rivelarsi fatale negli ambienti di lavoro.
Cosa causa la scossa? Di che fenomeno si tratta?
Quando si parla di “scossa” ci si riferisce ad una sensazione sgradevole e spesso dolorosa che si avverte quando si entra in contatto con un oggetto conduttore di corrente elettrica. Questo fenomeno è dovuto alla presenza di cariche elettriche che si accumulano sul corpo della persona, che quando entrano in contatto con un oggetto conduttore di corrente, producono una differenza di potenziale tra il corpo e l’oggetto stesso. Tale differenza di potenziale genera una corrente elettrica che attraversa il corpo della persona, causando la sensazione di scossa.
Il fenomeno della scossa si basa sulla presenza di cariche elettriche che possono accumularsi sul corpo delle persone in diverse situazioni, come ad esempio quando si sfregano i piedi sul pavimento o quando si toccano oggetti carichi di elettricità statica. Quando il corpo carico entra in contatto con un oggetto conduttore di corrente, le cariche elettriche iniziano a fluire attraverso il corpo, causando la sensazione di scossa.
La sensazione di scossa può variare in intensità a seconda della quantità di corrente che attraversa il corpo e della durata dell’esposizione. In alcuni casi la scossa può essere così forte da causare lesioni alle persone, soprattutto se la corrente passa attraverso organi vitali come il cuore o il cervello. Per questo motivo negli ambienti di lavoro è necessario adottare le precauzioni necessarie per evitare situazioni di pericolo e proteggere la salute dei collaboratori.
I rischi della scossa sugli ambienti di lavoro
La scossa elettrica rappresenta una minaccia significativa per i lavoratori che operano in ambienti con apparecchiature elettriche, come fabbriche, officine, elettrici, magazzini e altre strutture industriali. I rischi associati alla scossa possono variare da lievi a gravi, a seconda dell’intensità dell’elettricità che attraversa il corpo. Inoltre le conseguenze della scossa possono rivelarsi fatali perché responsabili anche di gravi lesioni tra cui ustioni, fratture, danni cerebrali e persino morte.
Gli ambienti di lavoro dove si lavorano materiali neutri comuni, tipo carta o plastica, sono rinomatamente soggetti a questo fenomeno. Per questo è importante che i datori di lavoro forniscano la formazione necessaria, in modo che i collaboratori possano riconoscere i potenziali pericoli e prevenire incidenti. In aggiunta risulterà fondamentale l’adozione di misure di sicurezza appropriate, cioè determinate dal documento di valutazione dei rischi.
Le scosse elettriche sono dannose perché segnalano la presenza di cariche elettrostatiche accumulate. Questo fenomeno è tipico degli ambienti produttivi che lavorano materiali neutri, tipo carta, plastica o fibre tessili che, entrando a contatto con le superfici dei macchinari, accumulano cariche in eccesso e, quindi, diventano potenziali responsabili dell’effetto triboelettrico.
Soluzioni per prevenire gli accumuli di carica elettrostatica sugli ambienti di lavoro
Per prevenire gli accumuli di carica elettrostatica negli ambienti di lavoro, esistono diverse soluzioni che possono essere adottate. Innanzitutto è importante garantire una buona messa a terra degli apparecchi elettrici, in modo da evitare la formazione di cariche elettriche statiche.
È inoltre possibile ridurre gli accumuli di carica elettrostatica mediante l’utilizzo di dispositivi antistatici, come ad esempio tappeti e pavimenti specifici, indumenti antistatici e spray per gli oggetti. Questi materiali sono progettati per dissipare rapidamente le cariche elettriche, riducendo così il rischio di scossa elettrostatica per gli operatori che presidiano i macchinari o i prodotti lavorati.
Infine tra le soluzioni da adottare per prevenire la scossa agli operatori ci sono le barre antistatiche, dispositivi in grado di dissipare gli accumuli di carica elettrostatica e, quindi, di neutralizzare il fenomeno laddove si origina.