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Energia, Ingaeta: Aumenti in arrivo per le aziende, serve diagnosi

Nuovi costi energetici in vista. Stanno arrivando in questi giorni, ad indirizzo delle utenze non domestiche, le prime bollette con incremento delle tariffe per l’energia reattiva prelevata e con la novità della contabilizzazione anche dell’energia reattiva immessa. Ricordiamo che l’energia reattiva è un’energia accessoria per il funzionamento degli apparecchi elettrici che non produce effetti utili e aumenta le perdite di rete.

Le novità introdotte in materia, sono frutto di una Delibera di Maggio 2022 dell’Arera (Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente) ed efficace a partire da Aprile 2023. La nuova normativa andrà ad impattare sulle utenze energivore con potenza oltre i 16,5Kw, sia in media  sia in bassa tensione, non domestiche.

«La novità – spiega Marco Gaeta, della società Ingaeta – si traduce in un costo ulteriore per le aziende che, dovranno pagare, non solo un maggior corrispettivo per l’energia reattiva prelevata nelle fasce F1 e F2 (+63% circa rispetto all’anno 2022) ma anche, novità assoluta, un corrispettivo per l’energia reattiva immessa in fascia F3, in pratica durante l’orario notturno. Questo può avvenire quando gli impianti di rifasamento sono ancora attivi anche in assenza di prelievo di energia attiva».

Prosegue l’esperto: «Si tratta di un ulteriore aggravio di costi energetici per le imprese, e per porvi rimedio occorre necessariamente efficientare impianti e macchinari, attraverso specifici accorgimenti. Il primo passo, e probabilmente anche il più importante, è quello di effettuare una diagnosi energetica onde evitare di incappare in penali che possano avere ordini di grandezza ragguardevoli per l’esercizio aziendale”, conclude il responsabile di Ingaeta, società attiva nel campo dell’impiantistica elettrica industriale e dell’efficientamento energetico.