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Salute - Benessere

Il ruolo della dieta nelle malattie gastroenterologiche

Dieta e malattie dell’apparato digerente: un rapporto tanto stretto che, in taluni casi, la dieta con i consigli del medico e le terapie farmacologiche può essere considerata un elemento rilevante della cura.

E’ proprio “La dietoterapia e il ruolo della nutrizione in gastroenterologia” uno dei temi principali affrontati dagli esperti a confronto in occasione del 29° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, in corso a Roma dal 29 marzo al 1° aprile.

Verranno analizzate alcune delle patologie più diffuse tra la popolazione italiana, come le malattie infiammatorie croniche (malattia di Crohn e la colite ulcerosa), il fegato grasso e la steatoepatite non alcolica, che può progredire fino a forme gravi come la cirrosi.

I pazienti con malattie dell’apparato digerente hanno una forte percezione sul ruolo del cibo nella genesi dei loro sintomi ed è frequente che la visita con il gastroenterologo si concluda con domande specifiche sulla dieta e in particolare la richiesta di una lista di alimenti permessi e di alimenti proibiti. 

Non sempre il gastroenterologo sa soddisfare le richieste dei pazienti, soprattutto per le limitate e a volte contrastanti evidenze scientifiche sul ruolo della dieta, ma anche una formazione non specifica e un limitato interesse per la nutrizione clinica di molti gastroenterologi, giocano un ruolo chiave.

 Questo ha generato numerosi pregiudizi e falsi miti sul ruolo di alcuni alimenti e il ricorso dei pazienti ad internet o ad altre fonti di informazione non scientifiche – Afferma la Dott.ssa Maria Cappello Consigliere Nazionale Aigo 

Negli ultimi anni, tuttavia, la ricerca di base e clinica si è focalizzata su alcuni aspetti del complesso rapporto tra dieta e malattie dell’apparato digerente e gli studi disponibili ci forniscono alcuni elementi chiave, per fornire consigli dietetici basati sulle evidenze che possano affiancarsi o sostituire le terapie farmacologiche”.

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