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Economia

“L’Europa esige una visione forte”: Scheuch dialoga con Antonio Tacconi

“Per l’Europa c’è bisogno di una visione forte, che possa guardare al futuro, dal punto di vista industriale ma anche valoriale”. Parla di economia e di valori Heimo Scheuch, amministratore delegato della multinazionale Wienerberger AG, quotata alla Borsa di Vienna, che opera nel settore dei laterizi e delle condotte per il trasporto del gas, e conta ad oggi 22mila dipendenti in 28 Paesi del mondo. In vista delle prossime elezioni europee dell’8 e del 9 giugno, Scheuch dialoga con Antonio Tacconi, proprietario del gruppo Tacconi-Ottelio e candidato al Parlamento Europeo, come indipendente, nelle liste della Lega.

Scheuch e Tacconi condividono un percorso professionale simile e oggi possono parlare di futuro e visioni a livello internazionale. “Con Tacconi abbiamo intrapreso un lungo percorso insieme – spiega Scheuch – e posso dire che è una persona aperta al progresso e al cambiamento. Il nostro gruppo ha una storia di oltre duecento anni e da questo punto di vista mi sento di dire che, per portare avanti progetti a lungo termine, è fondamentale cambiare, aprirsi alle novità. E questo è un aspetto che rivedo molto in Antonio, imprenditore che sin dall’inizio della sua carriera ha subito iniziato a lavorare all’estero”.

“Scheuch, oltre a essere un manager di livello internazionale, alla guida di uno dei player più importanti a livello mondiale – spiega Tacconi – è anche un grande comunicatore. Quando c’è stata la possibilità di poter collaborare con lui non abbiamo avuto il minimo dubbio”.

“Oggi l’Europa – prosegue Scheuch – ha bisogno sempre di più di alti valori. I valori sono alla base dei rapporti, di ogni tipo, soprattutto perché tante persone oggi parlano di valori ma poche sono quelle che realizzano questi concetti. Antonio ha sempre rappresentato valori, a partire dalla tradizione familiare, fino all’innovazione. Per le nuove generazioni c’è la necessità di creare nuovi sviluppi e opportunità in tutti i settori, a cominciare dall’inserimento nel mondo del lavoro. L’industria da questo punto di vista può fare tantissimo, per avere una programmazione efficace anche a lungo termine”.

“Quale può essere una visione efficace per rilanciare la visione dell’Europa – domanda Tacconi – in un momento storico complesso come quello attuale? Cosa può fare di concreto un rappresentante del Parlamento Europeo?”

“L’Europa – prosegue Scheuch – ha vissuto a lungo un periodo di pace, ora la situazione è cambiata e solo se lavoriamo insieme possiamo superare questa fase così complessa. Oggi poter avere delle persone di riferimento che trasmettano valori è un passo fondamentale per i cittadini e per l’Europa stessa. Ma per questo servono persone che lavorano sul campo, che hanno esperienza internazionale e che hanno a cuore la tradizione familiare, vera base per uno sviluppo concreto”.

Chi è Antonio Tacconi – La storia di Antonio Tacconi si basa su due elementi fondanti: la passione e l’amore per la sua terra e la sua spiccata vocazione di fare impresa a livello nazionale e internazionale. “Sono nato e cresciuto in Umbria e fin da ragazzo ho imparato il sacrificio di fare impresa e creare lavoro insieme alla mia famiglia. Dopo essermi laureato in Economia e commercio, abilitato alla professione di dottore commercialista, ho iniziato a lavorare all’estero, prima a Londra con la multinazionale Redland Bricks Plc, produttrice di laterizi, tegole e conglomerati cementizi, quotata alla Borsa di Londra. Tornato in Italia, affrontiamo anni e sfide difficili: sono gli anni del dopo Tangentopoli, ma con tanta determinazione e passione riesco, insieme ai miei genitori, a far crescere l’azienda di famiglia e portarla da una realtà regionale a una realtà nazionale di rilievo. Grazie alle conoscenze maturate e all’impegno profuso sono riuscito a creare una partnership con il primo gruppo mondiale nel settore dei laterizi e delle tegole, la Wienenberger AG. Questa partnership ci ha permesso di assicurare la continuità alla nostra attività anche dopo il 2008, anno dal quale l’edilizia in Italia non si è più ripresa. Sono stato Ad del gruppo in Italia per 5 anni, dal 2003 al 2008, con la delega per l’Amministrazione e Finanza, avendo modo di conoscere il gruppo dall’interno, in Europa e a Vienna, dove a tutt’oggi c’è il quartier generale. Negli stessi anni ho fondato società attive nel settore immobiliare, turistico-ricettivo e una galleria d’arte nella Svizzera francese, che ancora oggi conduco con passione. Tutto ciò mi ha agevolato nell’avere relazioni in tutti gli stati europei e non solo. Ma essendo riconoscente alla terra che mi ha dato i natali, reinvento nel settore del turismo due strutture ricettive, il Vallantica Resort&Spa e il Grand Hotel Sangemini, che diventano punto di riferimento per la realtà nazionale grazie anche alla affiliazione con il gruppo UNA HOTEL, la più grande realtà alberghiera italiana.