Home » Periti industriali, Esposito: “Il Tar non ferma le attività”
Lavoro

Periti industriali, Esposito: “Il Tar non ferma le attività”

“Il 23 gennaio 2024, si è insediato il nuovo Consiglio Nazionale rinnovato con le elezioni dello scorso ottobre 2023, a seguito dell’adeguamento del regolamento elettorale interno per incentivare un maggiore equilibrio di genere alla carica di consigliere nel rispetto dell’articolo 51 della Costituzione”.  È quanto si legge in una nota del Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati Giovanni Esposito,commentando così la notizia della sospensione del regolamento elettorale del CNPI. “La necessità dell’applicazione della parità di genere nell’elezione degli organismi rappresentativi della categoria dei Periti Industriali – prosegue la nota –  così come degli altri Ordini professionali (Ingegneri e Commercialisti), è stata ribadita dal TAR Lazio: da ultimo, con la sentenza del 28 giugno n. 13102/2024, che ha riconosciuto come ‘doverosa e meritoria’ l’iniziativa dell’uscente Consiglio Nazionale di approvare per la prima volta nel 2023, all’unanimità dei suoi undici componenti maschi, un regolamento elettorale contenente la quota rosa, non prevista nella legislazione risalente al 1944”. Secondo il TAR, il risultato elettorale è ‘inficiato dall’applicazione di alcune disposizioni regolamentari che sono state annullate con riguardo alle modalità costrittive di scelta dei candidati’, che sarebbero limitative della libertà di voto. “Spetta al Consiglio di Stato – prosegue la nota – a questo punto, l’ultima parola sulla legittimità di tali modalità di voto, peraltro, rispondenti a quelle contenute nella legislazione elettorale degli altri Ordini professionali ai quali, con l’innalzamento del titolo di studio universitario, oramai, afferiscono anche i Periti Industriali”. Il Presidente Giovanni Esposito aggiunge ulteriori dettagli: “Dopo l’insediamento del Consiglio, siamo ripartiti dalle mozioni del congresso 2022-2023, anche queste in continuità delle mozioni congressuali del 2014; dai risultati raggiunti, per nulla scontati, individuando le prime priorità; la riforma dei nostri ordinamenti professionali che, a partire dalle ultime necessarie modifiche al sistema formativo(lauree professionalizzanti abilitanti che in questo momento stanno impegnando non poco il CNPI a supporto delle Università e degli ordini territoriali), è una delle priorità, per l’intero Paese che chiede sempre di più tecnici qualificati e preparati al meglio per assecondare il processo di innovazione in atto; la valorizzare della figura del Perito Industriale in tutte le sue specializzazioni e peculiarità che, in questo momento, il Paese richiede; una costante partecipazione alle attività messe in campo da Professioni Italiane e RPT, (L’Osservatorio sull’equo compenso, istituito con Legge n. 49/2023; l’aggiornamento dei parametri per la remunerazione delle attività di quanti, iscritti agli Albi, operano in qualità di ausiliari del giudice, Ctu, Consulenti tecnici d’ufficio; la presentazione degli emendamenti sul DL Salva Casa) e tante altre attività, sempre più connotate in un rapporto sinergico con il Governo”.

Il Presidente  Esposito non nasconde “la preoccupazione, che questa vicenda possa rallentare la categoria dei Periti Industriali, in un momento favorevole per i liberi professionisti”. È per questo, conclude la nota “che i nuovi componenti del CNPI, con il loro presidente Giovanni Esposito, nel rimettersi alla valutazione finale dei giudici amministrativi, rassicurano tutte le iscritte e gli iscritti alla categoria del Periti Industriali sulla continuità delle attività amministrative e istituzionali degli organismi dirigenti territoriali e nazionali, compresi quelli della Cassa di previdenza”.