Polimnia Cultura presenta la rassegna Trittico Letterario, che si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Morimondo (in provincia di Milano).
Il secondo appuntamento è fissato per il 5 novembre alle ore 16 con “L’ultimo poeta”: l’autore Silvio Raffo converserà con Mariachiara Rodella.
L’ingresso è libero.
LA TRAMA DE “L’ULTIMO POETA”
All’aeroporto di un’isola spagnola à la mode atterra un insolito viaggiatore. Chi sia veramente e da dove venga resta un mistero, finché apprendiamo che una donna, denominata Madame, gli ha affidato un incarico speciale: eliminare i partecipanti a un convegno internazionale – che sta per tenersi in un lussuoso albergo dell’isola – durante il quale scrittori e editori decideranno le sorti della letteratura e il definitivo genocidio della poesia sul pianeta Terra. Ma chi è veramente Donatien (questo il nome scelto dal protagonista)? Avrà il coraggio di compiere la sua missione di angelo sterminatore? E soprattutto, chi sono gli enigmatici personaggi che incontra, al cospetto dei quali prova una confusa sensazione di déjà vu? Le risposte a questi interrogativi sono nell’ultima pagina, come si conviene a un perfetto mystery. Se è possibile ai nostri giorni inventare una favola catturante tanto magica quanto eticamente impegnata, Silvio Raffo ci riesce, col suo ironico garbo e la sua prosa impeccabile, coadiuvati dalla rara capacità di emozionare e commuovere, prerogative specifiche degli “ultimi poeti”.
CHI È SILVIO RAFFO
Nato a Roma, laureato in Lettere classiche nel 1971, vive a Varese, dove dirige il centro di cultura creativa “La Piccola Fenice”, fondato nel 1986. Traduttore, poeta e narratore, ha collaborato con radio, televisioni svizzere e italiane, e periodici, fra cui il mensile «Poesia». Nel 1997 è stato finalista al Premio Strega con il romanzo La voce della pietra (Il Saggiatore, 1996) dal quale è stato tratto il film Voice from the Stone, con Emilia Clarke e Marton Csokas, regia di Eric D. Howell, uscito nel 2017.
Esordisce giovanissimo come poeta con I giorni delle cose mute (Kursaal, 1967). Agli stessi anni risale l’amicizia con figure di primo piano nel panorama letterario italiano, quali Natalia Ginzburg, Maria Luisa Spaziani e Daria Menicanti, oltre a Margherita Guidacci e Paola Faccioli. L’attività poetica prosegue negli anni ottanta con la pubblicazione delle raccolte Lampi della Visione (Crocetti, 1988) e L’equilibrio terrestre (Crocetti, 1991), fino ai più recenti Maternale (Nuova Editrice Magenta, 2007) e Al fantastico abisso (Nomos, 2011).
Sempre agli anni ottanta risale l’approdo alla traduzione, con la pubblicazione di un’antologia di Emily Dickinson (Fogola, 1986). La traduzione di tutto il corpus poetico di Emily Dickinson prosegue con due raccolte uscite presso l’editore milanese Crocetti (1988, 1993) e confluisce nelle 1174 poesie tradotte per il Meridiano Arnoldo Mondadori Editore dedicato alla poetessa statunitense (Milano, 1997). Lo studio della Dickinson porta anche alla pubblicazione di un saggio (La sposa del terrore) e una biografia (Io sono nessuno, Le Lettere, 2011). È traduttore e studioso di poetesse anglo-americane fra cui, oltre alla Dickinson, Emily Brontë, Charlotte Brontë, Anne Brontë, Christina Rossetti, Edna St. Vincent Millay, Dorothy Parker, Sara Teasdale, Wendy Cope. Per Arnoldo Mondadori Editore ha riportato alle stampe, dopo anni di silenzio, le poesie di Ada Negri (Arnoldo Mondadori Editore, 2002), e Sibilla Aleramo (Arnoldo Mondadori Editore, 2004). Nel 2012 ha curato la prima riedizione delle poesie e delle lettere della poetessa torinese Amalia Guglielminetti, a lungo dimenticate. Nel 2013 ha curato, insieme ad Alessandra Cenni, per l’editore Bietti, la più completa edizione dell’opera della poetessa milanese Antonia Pozzi, Lieve offerta.
Nel 2008, insieme a Linda Terziroli, ha ideato il Premio Guido Morselli che ogni anno organizza, oltre al premio letterario, giornate di studio dedicate all’autore di Dissipatio H.G., fra Italia e Svizzera.
Ha insegnato fino al 2014 materie letterarie (italiano, latino e greco) al liceo classico Ernesto Cairoli di Varese.
Nel 2016, per tornare sotto i riflettori in vista del debutto a Hollywood, partecipa come critico d’arte col collega e amico Vittorio Sgarbi alla vernissage in onore dell’Astronave madre a Castello Cabiaglio dell’eclettico artista varesino Enrico Alberti, conosciuto dagli appassionati di arte moderna come Betti[senza fonte].
Nel 2018 interpreta la parte dello scrittore danese Hans Christian Andersen nel video musicale “Una fiaba di Hans”, brano scritto dal cantautore Riccardo Ceratti per la regia di Renzo Carnio.
PROSSIMO APPUNTAMENTO CON TRITTICO LETTERARIO
10 dicembre, ore 15 – “Aforismi e porte aperte”: l’autore Cesare Vergati converserà con Julio Araya T.
Per info: polimnia.cultura@gmail.com